domenica 29 gennaio 2012

L'orto sul terrazzo















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A Torino, l’incredibile giardino e orto pensile del fisico Gaetano Bruno
18 gennaio 2012 - CITTÀ VERDI, COLTIVARE IN TERRAZZO, I PROTAGONISTI


E’ uno tra i più stupefacenti giardini urbani d’Italia. Sta a circa 20 metri d’altezza, sul tetto di un palazzo di sei piani, a Torino. E lassù, Gaetano Bruno, fisico elettronico in pensione, ha ricostruito con passione un ricchissimo ecosistema composto da centinaia e centinaia di specie vegetali diverse.

Siamo su una terrazza da 150 quadri, disposta su cinque livelli diversi, dove crescono e prosperano un’infinità di alberi da frutto, ortaggi, piante ornamentali e fiori. Soltanto le rose, da sole, sono presenti con più di 80 varietà.





Tentiamo un elenco parziale delle coltivazioni commestibili, da cui ogni anno Bruno e moglie raccolgono quasi 300 kg di frutta e verdura: kiwi, peschi, albicocchi, un ciliegio, un prugno, un melo, un mandarino, un limone, olivi, una palma da datteri. E poi piselli, patate, zucche, zucchini, fagiolini, pomodori, peperoni, peperoncini, agli, cipolle, basilico, insalata, rucola, spinaci, cetrioli, barbabietole rosse, verze e cavoli, prezzemolo, sedani, carote e fragole.

E poi ci sono le viti. Con cui Bruno, originario della Costiera amalfitana, produce persino il suo vino. L’idea per il nome è venuta senza sforzo: Le Terrazze.






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